martedì 26 agosto 2008

Argentina, giorno 36

Ricontrollando il conteggio progressivo dei giorni mi sono accorto di un gravissimo errore: l'ultimo post credo sia stato scritto nel giorno 33, non 32, e quindi oggi e' il giorno 36. Credo. Avrei dovuto fare delle tacche da qualche parte per contare meglio i giorni...

Qui la situazione e' grave: abbiamo seri problemi a gestire orari e date, e fin'ora siamo riusciti a prendere autobus ed aerei basandoci esclusivamente sulla posizione del Sole ed arrivando ogni volta con anticipi clamorosi! Abbiamo il prezioso orologio-altimetro che suona ogni mattina alle 9, ma viene puntualmente ignorato... salvo poi svegliarci in preda al panico temendo di aver perso coincidenze, mezzi di trasporto, appuntamenti...

Insomma il rientro nella civilta' e' stato abbastanza traumatico. Prima sera a cena, pizzeria italiana. "Due pizze grandi, ed una cerveza". Il cameriere, strabuzzando gli occhi: "Ma siete sicuri? Due pizze sono 16 porzioni!". Noi: "Si, appunto. E veloce!". Avete presente Bud Spencer e Terence Hill in uno dei loro pasti che sono passati nella storia del cinema? Ecco, non sappiamo ancora chi possa essere l'uno e chi l'altro, ma la scena era di quel tipo. Ci siamo spazzolati i due taglieri, insieme a 2 litri di birra ed alla fine abbiamo chiesto anche il dolce. Ed io avevo ancora un pochino fame...

Poi tenete presente che abbiamo entrambi una barba di piu' di un mese. La mia e' del tipo grande saggio, quella di Damiano tipo elfo dei dei boschi. Ed indossiamo gli stessi vestiti da ormai piu' di 15 giorni. Io in particolare indosso la medesima maglia (quella di gravita' zero) da settimane sia per pedalare che per dormire. Ho due felpe ed un solo paio di calzoni lunghi che non ho mai lavato ... e' bello vederne le innumerevoli macchie e cercare di associare ad ognuna di esse un accadimento: una colazione, una sera passata a lubrificare la bici, una scivolata nella polvere...

Ed ora sta tutto per finire. Mi sono sentito un po' a disagio... e cosi' abbiamo fatto una lavatrice, ed ora i vestiti dovrebbero essere asciutti. Non so come reagira' il mio corpo indossando qualcosa che non ha il mio odore... ora vado a farmi una doccia e poi mi vesto. Vi sapro' dire.

Ma la barba no, quella non la taglio!

Saluti a tutti,

ENRICO

8 commenti:

Simone Nervi Photoblog ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Simone Nervi Photoblog ha detto...

Primo! Anche se per ora non ho nulla da dire! torno a lavorare.... Ciao!

Anonimo ha detto...

una vecchia tattica felina suggerisce una goccia di pipì al posto del solito classicissimo Chanel n. 5: così si rimettono in sintonia gli odori...

Anonimo ha detto...

Temo che prima di vederti dovrò necessariamente scavalcare l'avamposto argentino-boliviano eterogeneamente composto e scaricato -as usual- nel corridoio del tuo ultimo domicilio conosciuto.
Dici servirà il passaporto per passare?
Lascerai che almeno mia sorella si salvi prima che il contenuto delle tue borse invada la casa come un blob?
E cerca di mettere Penny in salvo prima sennò lo perdiamo per effetto dei gas venefichi

Anonimo ha detto...

...non lavarti! Portaci "l'odore" della fatica sulle Ande!(forse e' gradito solo alle mamme!)

Luigi ha detto...

Perché non fate un'asta con i vostri cimeli?
I fondi potrebbero essere usati per una donazione al museo pachamama (si scrive così??) o più prosaicamente per comprare bistecche e salsicce per una serata di grigliata e proiezione di foto!
Gigi

ps. Simone, prima o poi riuscirò a batterti e postare per primo! ;-)
ps2. chi sa dirmi come si cambia il nome all'identità? non mi riconosco poi troppo in abc

Anonimo ha detto...

Ciao Terence! ..o ti senti più nei panni di Bud?! :-) ke invidia saperti ancora in ferie. Beato. notte. Luis

pamed ha detto...

Mi ha dato l'URL tuo padre e...beh, accidenti, chi l'avrebbe mai detto?...:))
Bravo Enrico, i miei complimenti piu' sinceri (..anche al tuo amico, claro..)..

PM