martedì 8 luglio 2008

Nella notte




Sono partito da Cassano con davanti 30km per tornare nel mio eremo. Le strade le conosco bene, ormai. Conosco le rotonde, le buche, le zone con la sabbia, so quando posso accelereare e quando è meglio rallentare. Riconosco i paesi dagli odori, dal colore delle luci dei lampioni. So dove i campi sono coltivati a graturco e dove a girasoli. Insomma, mi sento a casa. E' strano che me ne accorga solo ora che sto per andarmene. O forse è normale. E già so che mi mancheranno anche questi luoghi, nonostante li abbia anche odiati e disprezzati. Ora fanno parte di me, come tutti gli altri posti dove ho vissuto.

E, poiché sono a casa, sono vestito comodo. Un maglia con le maniche corte e calzoni leggeri. E' bello sentire il vento sulle braccia, rabbrividire anche, a volte, sentendo le vene d'aria fredda che calano dalle Alpi, seguendo invisibili solchi nella pianura.

Guidare la moto cercando l'equilibrio. Inserendo ogni marcia nell'attimo giusto, sentendo l'armonia con il mezzo meccanico, con la strada, con il vento. Prendendo ogni curva dolcemente, tendendosi appena, sentendosi schiacciare sulla sella per poi rilassarsi, lasciandola raddrizzare con una leggera accelerata. E guardare una falce di Luna incredibilmente rossa, rendendosi conto che forse tutto sta in questo. Nell'equilibrio, nell'armonia, nel prendere la strada - la vita - con il ritmo giusto. Rimanendo rilassato, ma lucido. Sapendo dove voglio andare, ma pronto a seguire deviazioni, e ad evitare ostacoli, se ce ne saranno. Ed anche a correre, qualche volta, per scappare da posti sgradevoli, o per andare verso destinazioni importanti.

E' forse una metafora che le motocicliste ed i motociclisti possono capire meglio degli altri.

Ora sono pronto a partire per il sud America: se avete dei dubbi guardate le bici qua sopra. Ispirano viaggio, movimento, avventura. E so di avere nelle gambe, ma soprattutto nella testa, le motivazioni e la concentrazione necessarie per la scoperta infinita che mi - ci - aspetta. 1300km sull'altipiano, pedalata dopo pedalata. Ed in ogni istante voglio avere occhi diversi. Niente deve essere scontato. Voglio vedere la realtà da tutti i punti di vista possibili, e tornare più saggio e maturo, ma con un'infantile voglia di vivere.

Ora vado a dormire, ed a sognare l'America.

ENRICO

1 commento:

Anonimo ha detto...

penso che dovrai considerare anche degli ostacoli da affrontare e demolire (non sempre si possono evitare!)ma saranno le esperienze piu' gratificanti!