giovedì 31 gennaio 2008

Nebbia


Ciao a tutti.

Rieccomi a "casa". Meglio. In una delle mie numerose case. Riflettevo su questo argomento mentre vuotavo la valigia, questa sera. Negli ultimi 3 anni ho dormito in maniera stabile in 6 case diverse:
- in una camera in famiglia, con tanto di due figli ed un cane, per due mesi;
- nella casa del guardiano della ditta, con i camionisti polacchi che mi chiedevano informazioni mentre facevo colazione in pigiama, per 6 mesi;
- nella magione di Lomazzo, con 8000 metri cubi di erba da tagliare sotto il sole rovente, per 18 mesi;
- nella casa di una coppia di amici di Gessate e, alternativamente,
- nella casa di un collega, per due mesi. Alternativamente vuol dire che alternavo i due divani letto;
- nell'appartamento in cui mi trovo ora, a Roncello (state già controllando su Google Earth?).

Forse l'ultima sistemazione è la più normale: non è accessibile ai camionisti, non ci sono cani che mi mangiano le ciabatte, non c'è erba da tagliare, il letto è a due piazze. Però mi sento solo. E stasera c'è una nebbia tale che, tornando a casa verso le 23, ho sbagliato strada. Me ne sono accorto quando sono arrivato ad un semaforo che non doveva essere lì...

Mi sono un po' forzato ad uscire dal tunnel delle cene in piedi davanti al frigoriero. Mi sono fatto la pasta al pomodoro ed il tonno con i fagioli. Mi son pure bevuto una Menabrea. Anzi, ora me ne bevo un'altra.

Ahhhh, bella fresca, mi calma anche il pizzicore alle mani per via delle abrasioni da arrampicata...

Però quando ero piccolo la mia casa non la immaginavo proprio così. E non sapevo quanta fatica si fa ad entrare in una stanza vuota e a farla diventare tua. Quanto è complicato il processo di accettazione del territorio. Il problema è che noi non siamo soliti fare pipì sugli angoli, come i cani, altrimenti tutto sarebbe più semplice, giusto? Però quando ero piccolo non mi piaceva neanche la birra...

Ora devo decisamente mettermi a lavorare: ho circa 50 pagine di presentazione da preparare per domani, e sono già abbastanza assonnato.

Magari posto di nuovo qualcosa prima di andare a letto.

Ciao,

ENRICO

2 commenti:

Anonimo ha detto...

non ti addormentare! non non lo fare! cerca di non pensare, di mangiare... di verificare, un istante di relax e alla fine ti devi congedare. ciao da colui che non può

Anonimo ha detto...

parla per te io la faccio sempre per segnare il territorio e subio dopo mi sento a casa o a caaasa