lunedì 21 aprile 2008

Cina, giorno 4

Ueilà!

Non so perché, ma oggi riesco a collegarmi alla pagina del blog. In compenso non posso più accedere alle mie mail, né quella del lavoro, né quelle su google, né quella su libero. Boh?

Finalmente sto recuperando dai giorni scorsi passati a viaggiare in giro per l'est asiatico. Oggi sono riuscito a visitare Quingdao, con il villagio olimpico in costruzione e le casette del centro.

Ma non vi parlerò di questo.

Anzitutto volevo dedicare un paio di paragrafi al cibo perché penso che ne valga la pena. La cucina cinese mi piace perché è varia. Ci si trova di tutto sia come sapore (dall'agrodolce allo speziatissimo, passando per il delicato), sia come ingredienti (animali - ...tutti... - vegetali, funghi, formaggi).

Ieri sera è stata la migliore cena da quando siamo qui. I ristoranti migliori sono organizzati con una serie di sale autonome con uno o due camerieri sempre a disposizione. Immaginate che per ospitare qualche centinaio di persone sono necessarie almeno una ventina di sale: il ristorante diventa in realtà un intero palazzo di più piani! Per rendere l'idea dell'ambientazione: avete presente nei film quando si vedono gli incontri tra cosche di mafia cinesi? Ecco!

Qui, in mezzo ad un grande tavolo rotondo, portano numeroze pietanze appoggiandole su un disco di vetro girevole. Tutti attingono dal disco ciò che preferiscono, facendolo ruotare (sempre in senso orario) per passare ad altre portate. Il cibo non è esattamete come quello che si può trovare in ristoranti cinesi in Italia: la varietà è molto maggiore e si trovano molti animali interi cucinati in varia maniera. Insomma, roba per stomaci forti... Ed io non sono uno che si tira indietro, come qualcuno sa...

L'unico punto debole è che non ci sono piatti semplici o poco elaborati: sono tutti cucinati con salse varie, o fritti, e già so che tra qualche giorno comincierà a mancarmi un semplicissimo piatto di pasta al pomodoro. Ma per allora sarò già a Pechino con Fabio e potremo porre rimedio a questo, organizzando una cena italiana.

Fine del capitolo sul cibo, ma to be continued.

In questo viaggio ho conosciuto molti cinesi, soprattutto colleghi/e. La cosa che più mi ha sorpreso è il connubbio di una grande competenza con tanta voglia di fare ed un'infinita disponibilità. Questi tre elementi insieme in Italia sono difficilissimi da trovare nella stessa persona, pensateci un po' e ditemi se non è vero. Un'altra cosa per me sorprendente è la preponderante presenza femminile soprattutto negli uffici, anche in ruoli tecnici. Ho conosciuto diverse ragazze, anche più giovani di me, molto in gamba e che ricoprono ruoli di grande importanza. Ed anche molto carine. Ma questo è un altro discorso... Molti mostrano una grande attitudine alla soluzione dei problemi, anche senza avere competenze specifiche o supporto da uno staff. Insomma persone intraprendenti e dinamiche. Morale? 1) Se non ci diamo una mossa finiamo tutti a lavorare come camerieri in pizzeria. 2) Mi piacciono le ragazze cinesi.

Oggi ho visitato una fonderia a cera persa. Lavorano su due turni. Di 12 ore ciascuno. Beh, i macchinari sono veramente all'avanguardia e la struttura non ha niente da invidiare alle fabbriche occidentali, però gli operai hano gli occhi un po' spenti...

Lezione n°1 sulla Cina: è un paese con enormi contrasti interni. I ricchi sono veramente ricchi ed i poveri veramente poveri. Il cibo può essere mooolto piccante o delicatissimo. Le ragazze sono infinitamente fini ed aggraziate, ma quando mangiano risucchiano e sputano nel piatto. Si possono trovare le più antiche tradizioni, affiancate dalle più moderne tecnologie: come i vecchietti che fanno Tai Chi Chuan sotto gli schermi luminosi delle pubblicità dei grattacieli.

Per questo è un paese affascinante. Vi dirò nei prossimi giorni se mi potrei trasferire qui o no. Adesso proprio non saprei.

Domani vedo Fabio ed Hong Bao!!!

Ciao a tutti,

ENRICO

1 commento:

Unknown ha detto...

Mi fai ripensare a quando ero a Shangai, cibo fantastico anche per un palato schizzinoso come il mio e le ragazze dagli occhioni a mandorla....voglio tornare in Cina anche ioooooooooooooooooo

Salutami Fabio e Hong Bao