mercoledì 12 agosto 2009

Giorno 5, Ljubljana


Dobrodosli a tutti voi!

Qui si e appena sciolta la tensione per l'attesa dei documenti della moto. Gia perche siamo partiti attrezzati di tutto punto, avendo anche stilato diverse check list per controllare di non lasciare a casa niente. Infatti i documenti della moto - tutti - sono rimasti a casa... Quindi un grazie gigante a Co e Marti che si sono rapidamente ed efficientemente attivati per organizzare una spedizione internazionale ai limiti della fisica: Cazzago S.M. - Ljubljana in 48 ore nette!

Adesso ci rimane solo da recuperare l'itinerario chilometrico che abbiamo lasciato a casa dei coniugi Dalla Grana... Colgo l'occasione per lanciare un appello ufficiale: potreste gentilmente inviarci le tappe con i chilometri alla mia mail?

Risolti tutti questi piccoli problemi ora siamo pronti a partire sul serio. Certo che ci siam proprio trovati... mi sa che ritorniamo a settembre in mutande e su una ruota sola. Perché anche se la Leo è un tantino piu' affidabile di me, la differenza è proprio poco apprezzabile.

Rapidamente un paio di informazioni sul viaggio fin'ora. Tre giorni sul lago Bohinj: bello, tranquillissimo, ma un po' troppo turistico. Da vedere in bassa stagione, amgari in autunno, quando le nebbie ammantano i monti circostanti, ed albergando in una delle casette coi fiori dsui balconi, come in Austria. L'acqua di un colore azzurro incredibile, forse grazie al fondo di bianchissime rocce calcaree.

Poi, per spostarci fino a qui, abbiamo scelto di evitare l'autostrada. Ed anche le strade principali. Ed anche le strade secondarie. Infatti abbiamo percorso circa 20 km su una mulattiera sterrata... ok, ok, non era previsto: sulla mappa che abbiamo risultava una bella stradina in mezzo alle montagne. Ero un po' preoccupato per i pneumatici lisci e per il fatto che sembrava di guidare sul ghiaccio, ma è andato tutto bene. L'abbiamo preso come un banco di prova per le strade Albanesi.

Quindi, arrivo alla capitale con moto in perfetta efficienza e senza ulteriorio disguidi. Sistemazione nell'ostello ricavato in un carcere (scenografico, e poi, dormire in una cella!). Pomeriggio e sera in giro per la citta' cercando, nelle poche ore a disposizione, di immergerci nelle sue atmosfere. Pittoreschi e per niente turistici i vicoli del centro. Panoramico il Castello, ma rivisitato con strutture in cemento e ferro discutibili. Riposino nel parco Tivoli con una deliziosa brezza che accarezza l'erba e noi. Cena in un ristorante del Carso dove parlucchiano anche italiano. La Leo, come al solito, si fa prendere dalla frenesia alimentar-bevereccia. Risutlato? Mangiamo come porcellini e conserviamo ancora in camera un cartoccio con la carne alla griglia avanzata. Non vi dico l'aroma della nostra camera questa mattina... aglio e carne... e non dormivamo neanche soli!

Ora carico della moto (1 ora stimata) e partenza per Zagabria.

Ciao ciao,

ENRICO
e
LEO

3 commenti:

gattacapa ha detto...

PAUUURA ..... direbbe Carlo. Non tuo fratello. Lucarelli, ovviusli.
Propongo prossimo step verso i castelli della Transilvania.
Why not? In fondo io crede che tu già parla lingua come bravo global boy. Ma questa è un'altra storia ...

super_bio ha detto...

devo dire che questo resoconto mi tranquillizza un po...eh si...altro che microtracce e superorganizzazione ingegneristica...La Leo ha fatto proprio un bel lavoro! Brava!!!
Vi lascio un abbraccio da girarvi intorno al collo se durante le sere albane la brezza vi sorprende...take care!

Unknown ha detto...

ciao mttici vedo che come da previsioni va tutto benissimo :) dunque scusate il ritardo am siamo presi malissimo pure noi :( una parte di itinerario l'avevo già spedita via mess ma sta sera aprtiamo per lisboae s urf vedo di portarmi via il resto e te lo mando :)speremo ben