mercoledì 5 agosto 2009

Cose e casa


Si riparte! Questa è la scusa ufficiale con cui decido di dedicare qualche minuto all'aggiornamento del blog. Per dove? Leggete più sotto... prima due righe sul passato.

Cosa è successo in questi mesi (cioè dai giorni passati a San Francisco)? Di tutto, ovviamente. Cose che mi han fatto felice e cose che mi han fatto riflettere. Come periodicamente mi succede mi sono impantanato nell'asfissiante e vuota rotuine quotidiana. Strano come nella mia testa al concetto di routine non sia associata l'idea di noia e ripetitività, bensi l'idea di attività parossistica e sempre diversa, che non lascia respiro. Per me è sempre stato così. Comunque ne sono uscito con i mezzi che ho imparato ad usare. Causa e risultato di questa situazione è stata anche la ricerca della casa, terminata da pochi giorni con la definizione della data del rogito: 11 settembre alle ore 11. Sarà profetico?

L'acquisto della casa. Un passo importante. Come mi ha detto qualcuno: "mettere un mattoncino in più nella mia vita". Un rischio. Una necessità. Un investimento. Bah. Per me niente di tutto questo.

Sensazioni positive: è casa mia. Ho fatto molta fatica a trovarla, si è nascosta per bene, ma io l'ho scovata. E l'ho proprio scelta. E' quella che avevo in mente. Assolutamente nessun dubbio, fin dall'inizio. Ed ogni minuto in più che ci passo ho solo conferme. Ieri notte, dopo aver finito di pulire i pavimenti verso l'1:30 ero lì lì per fermarmi a dormire. Così, per terra, senza materasso. Ho desistito solo perché avevo la macchina in divieto di sosta. E' un punto fermo, un riferimento. Dopo un anno esatto da quando ho lasciato la mia ultima casa ne ho un grande bisogno. Ed il bisogno è aumentato negli ultimi mesi, da quando l'idea di fermarmi dove sono e costruire qualcosa di duraturo non mi risulta più tanto remota.

L'unica sensazione negativa: ho dovuto scendere ad un compromesso con la mia libertà di scegliere come organizzare la vita nel futuro prossimo. Insomma, se decidessi di trasferirmi in Sud America, probabilmente la banca non la prenderebbe molto positivamente... Cerco di convincermi che comunque non c'è niente di definitivo, niente di vincolante, ma in realtà sento che non è proprio così.

Comunque sia tutto è ancora troppo recente, ho bisogno metabolizzare l'avvenimento. Ci vorrebbero giusto 3 settimane di vacanza...

Ed effettivamente venerdì 7 agosto partiamo. Al plurale. Con chi parto questa volta? Guardate bene la foto qua sopra, ingranditela: la vedete nel mio occhio destro (che in foto è a sinistra). Nell'altro occhio si vede la moto... l'altra compagna di viaggio.

Destinazione: Vicenza! La prima notte. A sfruttare l'ospitalità dei consorti Stefano e Federica. Un incontro che sarà un nuovo ritrovamento, dopo che sono cambiate un po' di cose per tutti. Parleremo di viaggi in moto, di quelli fatti, ma soprattutto di quelli da fare il prossimo autunno. Che io il giro dell'Amarone ce l'ho in testa da troppo tempo!

E poi? Balcani. Dalla Slovenia, attraversando le alpi Giulie, Lubiana, Zagabria, Novi Sad, Belgrado, e poi giù attraverso il Kosovo fino alla Macedonia, Skopje, per sconfinare infine in Albania, dove raggiungeremo l'apogeo del viaggio con le incontaminate spiagge del sud, nei pressi di Saranda.

In tenda.

Tante incognite. Quella tensione che conosco bene, generata dalla consapevolezza delle difficoltà a cui andremo in contro. Però tutto è calcoltato, le tappe sono definite, ci siamo organizzati. E tutto è passibile di modifica, ripensamento: tappe, tempi e destinazioni. E' esattamente quello che cerco: la soddisfazione di una curiosità forte, da realizzare mediante un'esperienza forte, da sentire sulla pelle, anche a costo di portare a casa qualche cicatrice.

Sentivo stamattina alla radio un dee jay dire che il viaggio in motocicletta è il viaggio iniziatico per antonomasia. Non so se sono d'accordo. Anche il viaggio in bicicletta credo che ambisca al titolo. Di certo è fisicamente più impegnativo e richiede una dedizione particolare, un'attenzione verso se stessi che può distrarre dagli attimi che si stanno vivendo. Ma il viaggio è anche (soprattutto?) ricerca di sé.

Allo stesso tempo so che i Balcani ci sommergeranno di stimoli di tutti i tipi, di più di quanto potesse succedere sull'arido atipiano andino. Quindi ben venga non essere troppo concentrati su alimentazione e mal di montagna. Ed infine, questa volta, più che la ricerca del "sé", ci sarà una ricerca del "noi"...

Spero di riuscire ad aggiornare il blog ogni tanto, per mandare a casa in diretta pensieri ed immagini da gustare freschi, appena colti. Ed attenderò con ansia ogni commento o saluto da casa, nella speranza (illusione?) di poter condividere qualche scampolo questo viaggio con tutti voi che leggete.

Un abbraccio,

ENRICO

2 commenti:

susà ha detto...

ciao henry!!!
sempre attivo e positivo! grandissimo! che dire.. buen viaje! bacio!
su

Unknown ha detto...

bene!! speravo di avere gia' nuove notizie dopo la partenza, attendo con ansia...beh forse non proprio con ansia..qui in Grecia tutto ok anyway..spero di sentivi presto!
bacibaci